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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore cavatappi da sommelier per le proprie esigenze.
Il vino ha sempre avuto un posto importante sulle tavole italiane. Da quello di produzione locale e contadina fino ai prodotti più sofisticati, infatti, bere durante i pasti rappresenta quasi una vera e propria tradizione nostrana. A parte questo, però, negli ultimi anni il vino si è trovato al centro di un rinnovato interesse che, in poco tempo, si è trasformata in moda.
Ecco, dunque, che, di pari passo con l’intensificarsi della produzione, il comparire di alcuni vigneti locali in cui la qualità sembra andare a braccetto con il prezzo vantaggioso e la scelta di dare forma ad un prodotto sempre più naturale e direttamente a contatto con le particolarità della terra di origine, sono sempre di più le persone che possono vantare di una certa cultura vinicola.
Per fare in modo che questa non sia superficiale, poi, alcuni hanno deciso anche di affrontare la spesa non indifferente per seguire i corsi da sommelier. Si tratta di un percorso che, oltre ad arricchire le proprie conoscenze personali, può aprire le porte anche ad una precisa professionalità e ad una carriera particolarmente interessante. Come ogni professionista che si rispetti, anche un sommelier ha necessità di utilizzare alcuni strumenti particolari per svolgere il proprio lavoro. In questo caso, dovendo stappare bottiglie senza andare a rovinare il tappo di sughero, rischiando di rovinare la preziosa bevanda con alcuni residui, l’alleato più importante per un sommelier non può che essere il cavatappi
Come Scegliere Cavatappi da Sommelier
Per questo motivo, dunque, nel caso in cui ci si voglia avvicinare a questa professione o si desidera partecipare ad un corso per arricchire il proprio bagaglio culturale, è importante andare a considerare con attenzione quali caratteristiche deve avere un cavatappi da sommelier.
Iniziamo con il dire che questo strumento, anche detto cavaturaccioli, è realizzato in metallo e può avere varie forme. Nella sua struttura più classica, ci si trova davanti ad una spirale a vite il cui scopo è proprio quello di aiutare il sommelier ad estrarre i tappi in sughero senza incorrere in contrattempi indesiderati.
Nonostante questa struttura semplice, le soluzioni di cavatappi messe sul mercato non sono certo poche e presentano delle differenze peculiari. Sostanzialmente si va dal classico modello, a cui siamo abituati, con le braccia laterali e l’anello posto al centro sulle sommità, per poi dirigersi verso altre specifiche per forma e materiali utilizzati. Non è possibile, infatti, evitare di citare quelli a muro, a pinza, a cremagliera e a pantografo. Questi, però, rientrano tra i modelli utilizzati soprattutto per uso casalingo. Nel caso, invece, di una necessità professionale, proprio come quella dei sommelier, allora si deve andare su di un modello classico tascabile, realizzato completamente in metallo oppure con il manico in legno o in plastica.
Nella struttura di un cavatappi da sommelier, poi, è presente anche una lama. Questa può essere estratta grazie ad un meccanismo a scomparsa e viene utilizzata prevalentemente per andare a tagliare e eliminare la capsula della bottiglia di vino. Si tratta, in definitiva del passaggio per andare ad eliminare il tappo. Per svolgere al meglio questa attività, però, è essenziale seguire una regola. In modo particolare è fondamentale imprimere l’incisione esattamente sotto l’anello, ossia la parte larga che si trova in cima al collo della bottiglia. Oltre alla lama, poi, l’altro elemento strutturale di un cavatappi da sommelier è quella che viene individuata con il nome di verme. Sostanzialmente si tratta proprio della vite autofilettante che dovrà essere inserita all’interno nel tappo. Anche in questo caso, però, è doveroso prestare delle opportune attenzioni per evitare che il sughero si rompa durante l’estrazione.
Per questo motivo, dunque, la vite deve essere posizionata esattamente al centro del tappo. Dopo si deve effettuare un movimento circolare in concomitanza con una leggera pressione. Come ultimo elemento che non può assolutamente mancare nella struttura di un cavatappi da sommelier, poi, c’è anche una leva. Questa, in particolare, serve a portare a termine la fase di estrazione del tappo dal collo della bottiglia. Anche in questo caso esiste una tecnica precisa che può essere sintetizzata nel posare la leva sulla scanalatura del collo per poi fare leva con un minimo di forza. Ecco che il tappo è stato estratto. A quel punto sarà possibile godere dell’aroma naturale del vino, lasciandolo respirare in un decanter o versandolo direttamente nei bicchieri appositi.
Viste le caratteristiche essenziali e la struttura piuttosto semplice che caratterizza un cavatappi da sommelier, per effettuare un acquisto appropriato o regalare un oggetto importante a chi si appresta a seguire questa strada professionale, non conviene certo lasciarsi attrarre da soluzioni troppo fantasiose.
Seguendo le indicazioni proposte in questa guida è possibile scegliere il migliore cavatappi da sommelier in modo semplice e veloce.
Cavatappi da Sommelier più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-10 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API