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In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore umidificatore per le proprie esigenze.
Se il riscaldamento in casa abbassa troppo il livello di umidità dell’aria, rende l’ambiente molto secco. Basta che l’aria si riscaldi di 10 gradi per fare scendere il tasso di umidità del 25 o 28% circa. In questi casi in consiglio migliore è quello di tenere sotto controllo l’umidità con un igrometro e utilizzare eventualmente un umidificatore.
In particolare l’umidificatore è un elettrodomestico che diffonde nell’ambiente la quantità ottimale di umidità, sottoforma di acqua o vapore. In questo modo gli umidificatori prevengono tosse, bruciore di gola, asma, laringite, bronchite, allergie da polline, fumo. D’inverno, quando l’aria in casa è secca per effetto del riscaldamento, uomini, animali e piante traggono beneficio dalla sua azione mentre i mobili si conservano meglio.
I tipi di umidificatore
Gli umidificatori si distinguono in 2 categorie principali in base alla temperatura del vapore: ci sono quelli elettrici (umidificatore a caldo) e quelli a diffusione naturale (umidificatore a freddo).
UMIDIFICATORI A CALDO
Gli umidificatori a caldo generano vapore sterilizzato, riequilibrando velocemente il tasso di umidità senza rovinare i mobili in legno e il parquet. Essi purificano l’acqua facendola bollire; il vapore è poi diffuso nell’ambiente. I modelli più evoluti consentono la regolazione del vapore in uscita.
Vi sono due tipi di umidificatori a caldo
Il vaporizzatore porta l’acqua a ebollizione e diffonde il vapore attraverso degli elettrodi.
L’umidificatore a ebollizione ha un contenitore principale e uno in cui è prodotto il vapore.
Quindi quelli a vapore caldo servono anche a purificare l’aria e lenire i bruciori alla gola; quelli a vapore freddo ristabiliscono il tasso di umidità in locali sovrariscaldati e senza dispositivi di termoregolazione.
Sarebbe meglio preferire umidificatori con manopola, per regolare il flusso del vapore e per variarne l’intensità e la direzione in base alle esigenze. Ricordate che il vapore non deve essere mai diretto verso oggetti o persone.
UMIDIFICATORI A FREDDO
Gli umidificatori a freddo sono dotati di una vaschetta da cui l’acqua evapora lentamente. Alcuni modelli si possono appendere al radiatore, anche aggiungendo delle essenze balsamiche.
Esistono 3 tipi di umidificatore a freddo
L’evaporatore è autoregolante, l’umidità non supera il 65% ottimale. Fa passare l’aria attraverso un filtro umido che trattiene le impurità e impregna l’aria di umidità, poi trasmessa all’ambiente.
Il nebulizzatore a dischi riduce l’acqua in particelle piccolissime con un sistema di dischi in grado di produrre vapore freddo.
L’umidificatore a ultrasuoni, attraverso onde che si propagano a frequenza tale da non poter essere udite dall’uomo, riduce l’acqua in minutissime particelle e la diffonde nell’ambiente.
Come scegliere un umidificatore
La scelta dell’umidificatore e delle relative dimensioni non è dettata da principi assoluti. Per scegliere l’umidificatore che faccia al caso proprio bisogna tenere in considerazioni vari fattori come la temperatura dell’ambiente, il numero di mobili in legno presenti, la presenza di piante, tende e tappeti. In considerazione verranno tenuti nel momento della scelta anche la dimensione della camera di destinazione per capire quanto vapore occorre emettere.
Visto che si hanno a disposizione due opzioni vediamo quale preferire e quale no. L’umidificatore a freddo è l’ideale per ambienti che raggiungono anche nel periodo invernale temperature elevate e queste, oltretutto, non possono essere regolate. Ad esempio va bene in stanze dove sono presenti piante che possono sentirsi soffocate dal calore eccessivo e in posti dove c’è molto affollamento in cui appunto l’umidificatore non richiede tanti problemi per essere sistemato. Meglio scegliere un umidificatore a freddo che produce vapore non visibile così oltre ad essere più pratico si potranno scegliere più posizionamenti nella camera. Meglio ancora se è possibile fissare un massimo per l’umidità relativa (mediante l’umidostato negli umidificatori ad ultrasuoni, con autoregolazione per gli evaporatori).
L’umidificatore a caldo è da preferire in camere che accolgono i neonati in quanto è garantita la purezza e la sterilizzazione del vapore. Si sceglie l’umidificatore a caldo negli ambienti in cui si preferisce la diffusione di essenze e profumi balsamici o in ambienti in cui l’igiene deve venire al primo posto. Infatti l’acqua con il sistema a caldo viene fatta bollire e di conseguenza il vapore emanato è sterilizzato. In realtà una corretta manutenzione dovrebbe garantire l’igiene per ogni tipo di umidificatore. Un’ultima accortezza: scegliendo umidicatori a caldo meglio sincerarsi della presenza di vaschette adibite ad essenze profumate o medicinali e se la resistenza è parzialmente e non interamente immersa nell’acqua. Così facendo si scongiura la presenza di calcare in eccesso sull’elettrodo.
Manutenzione umidificatore
Risciacquare la tanica almeno una volta al giorno, anche per igiene.
Pulire l’umidificatore almeno una volta alla settimana con detersivo e prodotti decalcificanti.
Sistemarlo, per quanto possibile, al centro della stanza: così il vapore in uscita è meglio distribuito.
Sostituire i filtri con la periodicità consigliata nelle istruzioni.
Non tenerlo sempre acceso.
Non metterlo troppo vicino al muro o ai mobili, per evitare che vengano danneggiati.
Non coprire la griglia di uscita del vapore.
Non accenderlo senz’acqua.
Non collocarlo vicino a una fonte di calore.
Non utilizzarlo con umidità relativa superiore al 65%.
Se l’apparecchio viene riposto per lungo tempo, evitare di lasciare acqua all’interno della tanica.
Seguendo le indicazioni proposte in questa guida è possibile scegliere il migliore umidificatore in modo semplice e veloce.
Umidificatori più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API