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L’impianto di illuminazione esterno installato nel proprio giardino svolge tre funzioni principali: una di sicurezza ovvero per rendere nitide tutte le zone dell’ambiente esterno ed anche le più indifese, la seconda di servizio per rendere più piacevoli le calde serate estive, autunnali e primaverili trascorse all’aperto e l’ultima scenografica, per valorizzare l’estetica del prato e delle piante.
Questi tre obiettivi devono raggiungere un compromesso secondo determinati criteri. Nel giardino la luce posizionata, non deve mai essere eccessiva, ne basta poca ma ben disposta, perché illuminare tutto nell’identico modo annulla la profondità e quindi rende piatto alla vista l’ambiente esterno. Risulta essere necessario quindi, per creare anche belle scenografie, avere un’alternanza di luci e di ombre.
Bisogna evitare l’abbaglimento per l’osservatore. Le fonti luminose vanno nascoste alla vista e non orientate verso chi osserva, in modo che questo possa godere dell’illuminazione in uno stato di perfetto comfort. Un’ altra regola fondamentale è quella di impiegare luci della stessa natura e della stessa potenza, per non dare luogo a risultati cromatici diversi e sgradevoli. La legge, infine, vieta di orientare fasci di luce verso il cielo, anche per combattere il crescente fenomeno dell’inquinamento luminoso.
L’illuminazione per il terrazzo
Per illuminare il terrazzo si può ricorrere ad un’illuminazione generale e diffusa che smorzi le ombre, ma che allo stesso tempo sia concentrata sui dettagli e con candele che conferiscano un’atmosfera più raccolta. Più il terrazzo è piccolo e più è d’obbligo l’uso di lampade a parete per esterno installate a 180 o 200 cm da terra o sopra le finestre, appese al soffitto se il balcone è coperto, incassate nel lato interno del parapetto in muratura. Ogni condominio nel regolamento stabilisce quali lampade poter usare e l’intensità luminosa.
Ultimo aggiornamento 2024-11-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
I consumi, la quantità di luce e le applicazioni delle varie lampade per esterni
Per comprendere meglio come posizionare le lampade, l’energia elettrica assorbita e quanti mq possono illuminare bisogna definire prima alcune unità di misura sull’illuminazione, dette anche grandezze fotometriche.
-Il flusso luminoso è la quantità di luce emessa dalla sorgente nell’unità di tempo, ed è misurata in Lumen
-L’illuminamento è la quantità di luce che colpisce una superficie di un metro quadrato, ed è espressa in lux. Questa grandezza è data dal rapporto tra flusso luminoso per metro quadro (Lux = lm/mq).
I consumi delle diverse lampade scelte, o meglio la potenza elettrica assorbita, sono indicati sulle stesse e sono espressi in Watt. Va ricordato però che la bolletta è espressa in chilowatt (1Kw = 1000 Watt.)
-L’efficienza luminosa di una lampada è data dal rapporto tra il flusso luminoso emesso e la potenza elettrica assorbita, quindi si misura in Lumen per watt, lm/W.
A seconda delle funzioni che le luci per esterno devono assolvere si ha bisogno di una diversa quantità di luce, per definire la quale è necessario considerare la presenza di superfici riflettenti, come una parete o un muretto chiaro, il prato, l’acqua. Per leggere un libro all’aperto con illuminazione artificiale occorrono almeno 100 lux, mentre se si vuole soltanto cenare all’aperto bastano 30 lux, se intorno c’è una superficie chiara, in caso contrario si deve raddoppiare. Per illuminare un determinato percorso nel giardino bastano 20 lux.
Illuminazione da giardino e scelta delle lampade
La scelta della lampade da esterno adatte alle proprie esigenze deve essere fatta, d’obbligo, tra quelle studiate per essere tenute all’esterno, quindi realizzate con materiali resistenti all’umidità, agli agenti atmosferici e agli urti. L’alimentazione elettrica deve avvenire con cavi a norma di legge, forniti di messa a terra. Tutte le lampade da esterno presentano la sigla IP che sta per International protection, con la quale si identifica la resistenza alla penetrazione di solidi e di liquidi. Questa sigla è seguita da due numeri, il primo indica il grado di protezione dai solidi:
– il num. 4 indica i corpi con dimensione superiore a 1 mm
– il 5 la polvere
-il 6 si riferisce ad ogni tipologia di polvere.
Il secondo indica il grado di protezione ai liquidi
– il num.3 si riferisce alla pioggia
– il 4 agli spruzzi
– il 5 ai getti d’acqua
– il 6 alle ondate
– il 7 alle immersioni,
Le lampade a incandescenza
Oggi sono disponibili diverse lampade per illuminazione da esterno, ma soltanto alcune riescono a valorizzare meglio il verde. A tal proposito bisogna sapere che le piante e il prato non emettono luce propria. La luce appare di un certo colore perché riflette quelle determinate radiazioni luminose: queste devono quindi essere emesse dalla lampada scelta per essere riflesse. Le sorgenti luminose per il verde dovranno avere quindi una luce fredda con un alta emissione di radiazioni verdi. Le più note sono le lampade a incandescenza, ovvero le classiche lampadine che emettono una luce bianca, calda, che consente di percepire bene i colori più caldi. Tuttavia consumano molto e illuminano poco, producono calore. Sono economiche ma convengono soltanto se rimangono accese per poco tempo.
Lampade alogene
Le lampade alogene a incandescenza sono un’evoluzione delle semplici lampade alogene: all’interno del bulbo hanno piccole quantità di alogeno, che consente di riportare il tungsteno volatilizzato sul filamento e quindi di fare più luce. Comunque le lampade alogene presentano il difetto di avere una breve durata e una bassa efficienza rispetto ad altri tipi di lampade. La luce è bianca, molto chiara, simile a quella del sole, e quindi rende bene tutti i colori, specialmente quelli caldi. Ecco perchè a volte possono rendere il verde meno brillante di altre lampade, ancor di più se il tappeto non è ben tenuto, conferendo al prato un colore giallo – verde poco reale e ai fusti degli alberi una sfumatura rosata poco gradevole alla vista.
Le lampade a risparmio energetico
Le lampade fluorescenti, dette anche a risparmio energetico, a scarica di gas, sono consigliate in quelle situazioni in cui la luce deve rimanere accesa molte ore per diversi scopi. Sono differenti per colore e potenza, vanno dai 5 ai 50 Watt, non abbagliano, riscaldano poco. Tuttavia con il freddo diminuisce il loro rendimento e stentano ad accendersi. In particolare le lampade a risparmio energetico sono inadatte per le scenografie. La resa cromatica è tra le più complete.
Le lampade al sodio ad alta pressione
Un caso particolare è quello delle lampade al sodio ad alta pressione. Meglio evitarle, perché producono una luce bianco oro, calda, di scarsa resa cromatica per i colori freddi. Sono indicate soltanto quando ci sono tinte calde, come gli edifici in mattoni, i tetti in coppi, pavimentazioni in cotto, il rosso degli aceri e i colori autunnali delle piante.
Forme, colori, materiali, fasci di luce consigliati per l’acquisto delle lampade
Per la scelta delle luci da installare nel proprio giardino bisogna considerare anche come si presentano le lampade quando non sono in funzione: meglio orientarsi verso forme, colori e materiali, che si mimetizzino e che si armonizzino con il verde, poco visibili di giorno. Un altro criterio di scelta per le lampade d’illuminazione è la direzione in cui la luce viene proiettata.
Le lampade a sfera
Da questo punto di vista le meno efficienti sono le lampade a sfera, le quali emettono circa il 60% della luce verso l’alto e il 40% radialmente, anziché indirizzarla soltanto sugli oggetti da illuminare. Le lampade a sfera inoltre si sporcano facilmente, e se è di plastica si copre di polvere attratta elettrostaticamente, diminuendo ulteriormente il flusso luminoso utile. Un altro difetto di queste luci è il forte abbagliamento prodotto, dovuto all’assenza di elementi schermanti.
Le lampade a diffusori, come dice la parola stessa, distribuiscono la luce in modo diffuso e in diverse direzioni. Esse sono schermate verso l’alto dal diffusore che può avere le forme più diverse e che riflette la luce verso il basso, ottenendo così una piacevole illuminazione indiretta e riducendo l’abbagliamento. Le lampade a diffusori sono consigliate per illuminare le aiuole fiorite, magari usate con lampade fluorescenti. Possono essere sottoforma di piccoli lampioncini, lampade da incasso, applique.
I proiettori, a differenza dei diffusori indirizzano la luce in fasci, concentrandola su determinate aree, sono orientabili e possono abbagliare se non ben direzionati. I proiettori sono utili per mettere in risalto i particolari, lasciando in ombra le zone vicine, favorendo il contrasto tra ombra e luce e conferendo un aspetto molto scenografico. Gli ultimi arrivati sono i condotti ottici formati da fibre ottiche, elementi in grado di diffondere la luce lungo tutto il loro sviluppo (sono, in sostanza, cavi che trasportano luce). Ecco perchè, creando tracce luminose, sono ottimi per sottolineare sentieri e aiuole.
Illuminare con i led
Oggi sono disponibili sul mercato per l’illuminazione da esterno anche i led, conosciuti come quelle piccole luci, o spie, presenti nelle case per indicare l’accensione di alcuni elettrodomestici. I led possono essere inseriti in corpi illuminati all’esterno, e se potenziati, sono usati per illuminare il giardino, consumano poco e durano più a lungo delle altre lampade, fattore che ne compensa l’elevato costo. Emettono una luce bianca fredda concentrata che illumina bene l’oggetto e non altera i colori del verde. Le piccole dimensioni dei led consentono inoltre di nasconderli facilmente nella vegetazione.
L’illuminazione per aiuole e cespugli
Le aiuole e i cespugli si possono illuminare di notte con lampade a diffusore, che inviano la luce riflessa e quindi indiretta verso il basso. Un’alternativa è quella di usare faretti o apposite lampade interrate: si ottiene così un’illuminazione dall’interno dell’aiuola, in cui si vede la luce però non la sua fonte. In quest’ultimo caso, essendo a diretto contatto con il terreno, si dovranno preferire apparecchi realizzati in materiali plastici per evitare la corrosione, e si dovrà scegliere una collocazione tale che non siano coperti dalla vegetazione. Le aiuole fiorite richiedono lampade che rendano la luce nel modo migliore, cosa garantita dalle lampade alogene e da quelle fluorescenti.
L’illuminazione da esterni per il prato
Faretti per l’illuminazione
Quando il prato è ben tenuto ed è soprattutto ben rasato e verde si può optare per un’illuminazione radente, ottenibile con proiettori (faretti) orientabili, chiamati anche spot. I faretti per l’illuminazione sono alti massimo 30-50 cm e sono, in genere, lampade a vapori di mercurio di media potenza. Si ottiene così una copertura di circa 50 mq per ogni apparecchio. E’ indispensabile che i faretti non siano orientati nella direzione dell’osservatore per non abbagliare. In alcune situazioni si può schermare la fonte luminosa con piccoli arbusti o muretti, nei quali è possibile inserire piccoli proiettori da incasso, ottenendo sempre una luce radente.
Rimedio per la luce che attira gli insetti
Si ricordi, comunque, che la luce in giardino, per quanto bella e suggestiva sia, attrae moltissimi insetti notturni, come zanzare e falene. Per attenuare il problema si può ricorrere ad un semplice espediente: collocate le lampade ad una certa distanza e inserite almeno una lampada fluorescente che emetta raggi Uva e attiri gli insetti. L’accensione ad intervalli di almeno 15-20 minuti impedirà agli insetti di morire di sfinimento girando in continuazione intorno alla lampada, rendendo così il sistema ecologico.
L’illuminazione adatta per ogni tipo di pianta
Gli effetti luminosi per le piante variano in base alla stagione e quindi alla modificazione estetica che la pianta subisce: infatti un effetto di controluce creato per un nocciolo contorto, o l’impalcato orizzontale di un Cornus, vistoso in inverno, scompare in estate. Un discorso diverso va fatto per le piante sempreverdi che sono sempre uguali a se stesse.
Secondo il tipo di foglia bisogna collocare i faretti
-per le foglie leggere meglio rischiarare la chioma dall’interno e simmetricamente, facendo salire la luce lungo il tronco;
-per le essenze con foglie coriacee, come magnolia e camelia, è consigliata un’illuminazione dall’esterno e asimmetrica, per evitare l’abbagliamento.
-Le piante che meglio riflettono la luce sono le piante a foglia grigia.
Gli alberi ad alto fusto vanno illuminati dal basso attraverso faretti orientabili, interrati a una distanza di 50 – 60 cm dal tronco (2-3 punti luce per pianta). Siepi e quinte rampicanti si illuminano da una certa distanza e uniformemente, mentre piante dal portamento particolare e ben disegnato, come palme, cactus, agavi, messe in controluce, davanti a una superficie chiara sono di grande effetto.
Per aumentare il senso di prospettiva del giardino si rischiara un albero in lontananza e tenendo in ombra le zone circostanti. I percorsi pedonali e i vialetti possono essere illuminati dal basso, con apparecchi a stelo alti non più di 50 – 60 cm e distanziati di circa 2,50 – 3 m, preferibilmente con lampade fluorescenti e vetri diffusori per non abbagliare.
Non è necessario cercare di ottenere un’illuminazione uniforme per tutto il percorso, ma anzi l’alternanza di luci e di ombre permette di creare un’illuminazione al tempo stesso funzionale e scenografica.
Particolare effetto di illuminazione, a luna piena
L’effetto a luna piena è un particolare effetto che lo si ottiene collocando le luci sugli alberi, illuminando il sottobosco e il percorso con dei faretti.
Quando il vialetto non è molto ampio si può ricorrere anche a luci da incassare nei muretti, in basso, munite di una griglia che le protegga dagli urti. La lampada a stelo alto (il classico lampione) è sconsigliata per i piccoli giardini: sarebbe fuori scala, dando un’illuminazione molto diffusa, ma in cui tutto è illuminato nell’identico modo.
L’illuminazione per gazebo e dalle facciate in mattoni
Per le zone dove si soggiorna occorre la luce diffusa, indiretta, meglio se riflessa da una superficie chiara. Nei gazebo le luci dovranno essere poste a un’altezza tale da non abbagliare e orientate verso il telo bianco di copertura, per un’illuminazione morbida e in modo tale da sfruttarne l’effetto riflettente. Le luci consigliate per il gazebo sono le alogene e le fluorescenti.
Le facciate in mattoni possono essere valorizzate da luci radenti da faretti interrati a filo facciata o fissati nella parte alta del muro.
Ultimo caso, l’illuminazione per l’acqua
Per illuminare l’acqua o giochi d’acqua occorrono proiettori subacquei con valori di tensione elettrica bassi per la sicurezza, ma nulla vieta di illuminare l’acqua dall’esterno, con effetto, però, meno scenografico. La luce bianca rende meglio: quindi le alogene sono le fonti più indicate. L’illuminazione dell’acqua nei laghetti avviene tramite la riflessione sul fondo e sulle pareti del bacino: fondamentale sarà quindi il loro colore chiaro (evitate di eccedere con il numero delle lampade, in quanto, se l’acqua si riscalda troppo, danneggia flora e fauna). In uno stagno con il fondo fangoso, o realizzato con teli scuri, gli effetti di luce non riescono bene, ma possono essere migliorati con le piante acquatiche. Se l’acqua è ferma, come nelle piscine i proiettori vanno orientati orizzontalmente e rivolti in senso opposto all’osservatore per non abbagliare, a 50 – 40 cm dal fondo vasca per sfruttarne l’effetto riflettente, in una posizione che non intralci la manutenzione del bordo vasca (50 – 60 cm il pelo dell’acqua).
Realizzare l’impianto elettrico per l’illuminazione
Di solito, in concomitanza con il progetto del giardino si studia anche l’impianto d’illuminazione: questo permette di conoscere la collocazione degli altri impianti, l’estensione delle superfici riflettenti, il tipo di alberi e piante da illuminare, le quali, va ricordato, riflettono in modo diverso la luce (il bambù, per esempio, è più riflettente della camelia). Altro fattore da tenere in considerazione è la potenza elettrica disponibile, la quale varia secondo il contratto stipulato. Nel caso dell’impianto di illuminazione non si può quasi mai ricorrere al fai da te perchè è fondamentale l’intervento di un tecnico specializzato, che consultandosi con l’esperto in progettazione del verde, può associare le esigenze tecniche a quelle scenografiche. Il progetto dell’impianto, deve attenersi alle norme comunali in materia e, oltre alla posizione dei corpi illuminanti con le relative potenze assorbite, dovrà indicare anche la potenza massima richiesta dall’impianto, i percorsi delle linee elettriche e i diversi settori in cui è suddiviso l’impianto. I costi per la realizzazione dell’impianto di illuminazione, in un giardino di piccola – media estensione, sono di circa 1000 euro
Prodotti per Illuminazione da Esterno più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-11 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API