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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore banco da lavoro per le proprie esigenze.
Coloro che desiderano dilettarsi nel fai da te o hanno scelto la professione di artigiano, non possono non avere un banco da lavoro, si tratta di uno strumento utile anche a chi, non essendo un esperto, sperimenta piccoli lavoretti in casa e vuole effettuare tutte le operazioni necessarie nella massima sicurezza.
Come Scegliere Banco da Lavoro
Sul mercato si trovano banchi da lavoro per tutti i gusti e esigenze, ma soprattutto per tutte le tasche, essendoci un’infinità di modelli, marche, dimensioni e prezzo, troverete senza ombra di dubbio il banco da lavoro che più desiderate.
Non tutti sanno che i primi esempi di banchi da lavoro risalgono al periodo dei romani, creati per la necessita di poter usare la pialla. Risultava necessario, infatti, tenere fermo il pezzo di legno da lavorare e l’unico modo per assicurare la tavola sulla quale si eseguiva il lavoro di piallatura era mediante l’uso di cunei o fermi metallici, che servivano a incastrare il pezzo di legno sul piano di lavoro e che dovevano essere, a propria volta, fissati sul bancone sottostante, per poter operare nella massima sicurezza. La cosa curiosa è che, nel corso dei molti secoli, non c’è stata un’evoluzione davvero significativi di questi modelli, eccetto negli ultimi anni, merito della diffusione delle morse a vite per i banchi dei falegnami.
La scelta di un piano da lavoro deve tenere conto di diversi aspetti, principalmente dell’attitudine d’uso del compratore e delle attività per cui in genere si prevede di averne bisogno, questo comporterà anche una scelta chiara degli accessori che si dovranno utilizzare e degli strumenti da posizionare sul ripiano. Come già accennato, un banco da lavoro ha diversi prezzi e alcuni arrivano a costare anche alcune centinaia di euro, trattandosi di modelli caratterizzati da un’elevata resistenza all’usura e soprattutto da un’ ottima solidità strutturale. Tuttavia, nonostante si tratti di una spesa più elevata, nel corso del tempo e non si rivelerà una scelta non del tutto azzardata visto che sicuramente questi ripiani dureranno molto di più.
Tornando alla solidità del banco, questa dovrà essere una delle prime caratteristiche da considerare al momento dell’acquisto, lo spessore e la resistenza del legno sono fondamentali per un accessorio del genere. In particolare, la resistenza è strettamente collegata a una serie di utilizzi che, in caso contrario, non sarebbero possibili, parliamo dell’impiego delle morse, da fissare al piano di lavoro stesso. In genere, le versioni base dei piani da lavoro non sono dotate di ulteriori accessori, anche se spesso è utile spendere di più per un prodotto che abbia anche dei ripiani aggiuntivi, così da avere lo spazio per poter riporre tutti gli strumenti non utilizzati, avendoli comunque sempre a portata di mano.
Come accennato, sul mercato si trovano modelli di tutti i tipi, ma in genere lo spessore di un banco da lavoro va dai 5 centimetri ai 10, per una lunghezza che oscilla tra i 2 metri e i 2 metri e mezzo, oltre a una larghezza compresa tra i 50 e i 65 centimetri. Nello specifico, l’intelaiatura del banco è composta da quattro gambe, particolarmente robuste e collegate da tiranti traversi, il piano può essere fissato alla base o solamente appoggiato, così da poterlo smontare e metterlo da parte più facilmente. Spesso, alcuni modelli sono dotati di base e gambe smontabili o ripiegabili, utili per favorire il trasporto e la sistemazione quando non il banco da lavoro non è in uso. Per quanto riguarda l’altezza di un piano da lavoro, essa è data in parte anche dal tipo di utilizzo, i banchi da lavoro alti sugli 80 centimetri sono adatti, per esempio, alle operazioni come la piallatura, mentre quelli più alti sono più adeguati a lavori di precisione, come l’intagliatura.
Ancora, nei banchi da lavoro troviamo due morse in legno con viti anche in ferro e i fermi. Questi ultimi possono essere di diverse tipologie ed hanno tutti dei nomi specifici, vi sono i cani, caratterizzati da un ferro quadrato con testa, per bloccare il pezzo che bisogna lavorare, il granchio, per i legni poco spessi, il barletto, che ha la forma di una L, utile a fermare la tavola di legno sul piano da lavoro. Le morse e i fermi rendono possibile un lavoro in tutta sicurezza, bloccando e permettendo di lavorare un pezzo di legno, senza tener conto del suo spessore o della sua dimensione.
Se non siete propensi ad acquistare un banco da lavoro, ma vi sentite in grado di costruirne uno con le vostre mani, anche perché appassionati di falegnameria e bricolage, sappiate che è un’operazione possibile. Per coloro che sono già pratici di questo genere di lavori, non dovrebbe rivelarsi un’impresa troppo difficoltosa, ma è importante non tralasciare alcuni utili consigli, soprattutto creando una scheda dell’oggetto che si sta per realizzare, così da seguire passo passo tutte le fasi dell’operazione, valutando il lavoro svolto prima di iniziare una fase successiva. Vi serviranno assi di legno, trapano, fresatrice, morse, chiodi, carta vetrata, viti, il legno dovrà essere particolarmente solido, in grado di sopportare bene le diverse sollecitazioni alle quali la struttura sarà sottoposta.
Molto importante è l’altezza del piano da lavoro, essa non dovrebbe superare 110 centimetri e non dovrebbe essere inferiore a 90 centimetri. Risulta essere opportuno, inoltre, stabilire prima dove riporre gli utensili metallici, per essi dovranno essere realizzati dei fori specifici di forma quadrata, posti ad una certa distanza gli uni dagli altri. Ancora, per ultimare il lavoro, sarà necessario carteggiare il banco da lavoro con carta vetrata, in modo da avere una superficie liscia e ben levigata.
Non sembra un’impresa eccessivamente complicata, ma può esserlo se non si è troppo pratici del mestiere. In questo caso, bisogna anche considerare che non è difficile trovare in commercio un prodotto che riesca a soddisfare le esigenze di ciascun acquirente. Al momento dell’acquisto, però, è bene informarsi a sufficienza ed effettuare una scelta oculata, per non rischiare di spendere troppo o preferire un prodotto di bassa qualità. Come già detto, i modelli sul mercato sono molteplici, ma si consiglia di sceglierne uno con appositi ripiani aggiuntivi o con cassetti in cui poter riporre gli attrezzi quando non vengono utilizzati, in modo da tenere bene in ordine la postazione di lavoro, pur avendo comunque ogni utensile a portata di mano. Sicuramente questo modello risulterà più costoso di uno più semplice, ma si tratta in ogni caso di una soluzione davvero ottimale, in particolar modo per chi non ha molto spazio a disposizione. In questo ultimo caso, ancora, è preferibile un modello ripiegabile e smontabile, così da occupare un ingombro minimo quando non lo si utilizza.
Risulta essere possibile acquistare un banco da lavoro nei rivenditori autorizzati o persino online, in rete troverete moltissime offerte vantaggiose che vi aiuteranno a risparmiare una bella somma di denaro, garantendovi comunque un prodotto di ottima qualità e una consegna celere e sicura. Il prezzo, chiaramente, varia in base ad alcuni fattori, marca, caratteristiche, materiali, struttura del piano da lavoro e vi sono modelli che possono arrivare anche a diverse centinaia di euro, ma anche tipologie decisamente più economiche che fanno gola a chi non può permettersi di spendere una cifra eccessivamente alta.
Seguendo le indicazioni proposte in questa guida è possibile scegliere il migliore banco da lavoro in modo semplice e veloce.
Banchi da Lavoro più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API