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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore frullatore per le proprie esigenze.
Troviamo oggetti casalinghi che, in modo inconsapevole, riescono a portare la mente al passato. Uno di questi è sicuramente il frullatore. Non è insolito, infatti, quando si parla di questo piccolo elettrodomestico, pensare immediatamente agli anni passati, quando i frullati erano le bibite consumate dai ragazzi impegnati a ballare.
Non è un caso che, negli ultimi anni alcune aziende abbniano deciso di lanciare sul mercato dei modelli dal gusto e dallo stile vintage, il cui compito è ricreare un’atmosfera antica anche nelle cucine più moderne.
A questo punto, però, posto che si sia scelto uno stile estetico ben preciso, vediamo quali elementi considerare per scegliere il migliore frullatore, da abbinare allo stile del proprio ambiente e alle necessità effettive.
Come Scegliere un Frullatore
Per iniziare, è necessario analizzare alcuni elementi tecnici come potenza e tipo di motore. Obiettivamente si tratta di due passi che possono creare una certa noia da parte dei futuri acquirenti, ma sono anche fondamentali per comprendere le effettive potenzialità dell’oggetto che vi apprestate a portare a casa e, soprattutto, per stabilire se le vostre aspettative di funzionalità possono essere rispettate o sono destinate a una delusione. Dunque, muoviamo i primi passi nel mondo dei frullatori avvicinandoci proprio al motore. Iniziamo con il dire che, nei modelli messi in vendita si utilizza un motore CC. Con questa sigla si intende, piuttosto semplicemente, un modello a corrente continua. Questo richiede una certa accuratezza nell’utilizzo per evitare rischi di surriscaldamento.
Risulta essere necessario essere consapevoli di questo fatto, visto che i motori CC sono piuttosto sensibili alla problematica e, per questo, devono essere utilizzati a intermittenza. Parlando di numeri, possono essere sottoposti, senza problema, a sessioni di lavori di un minuto, mentre per riprendersi, necessitano dai due ai tre minuti di risposo. Molto meno problematici, invece sono i motori AC, ossia a corrente alternata. Questa tipologia è montata maggiormente su macchinari a uso professionale, riuscendo a sostenere delle sessioni di lavori di alcuni minuti senza assorbire troppa potenza. Il tutto, ovviamente, non va a incidere minimamente sulle sue prestazioni. Inutile dire che i modelli con motori AC sono più costosi di quelli caratterizzati da CC. Dunque, almeno per quanto riguarda questo aspetto, la scelta finale dipende molto da quali sono le effettive necessità dell’acquirente.
Altro elemento fondamentale da considerare che, oltretutto abbiamo appena accennato nelle righe precedenti, è la potenza, ossia la quantità di energia espressa in Watt che il macchinario deve prelevare dalla corrente elettrica per funzionare al meglio. Il più delle volte si è portati a credere che, maggiore è il livello di energia consumata, più alto è il livello raggiunto dall’elettrodomestico. In realtà si tratta di una proporzione che non sempre è vera, soprattutto per quanto riguarda i frullatori. Infatti, come abbiamo già considerato, molto dipende dal tipo di motore che viene utilizzato dalla macchina. Per esempio, i motori a corrente continua, proprio per i loro problemi di surriscaldamento, sono costretti a assorbire una quantità maggiore di energia per la funzionalità che gli è richiesta. Per fare un esempio pratico, nel caso si debbano sbriciolare noccioline e arachidi, non è possibile prevedere un consumo al di sotto dei 1200 W. Con potenze inferiori, invece, possono essere frullati senza problemi la frutta e altri alimenti morbidi.
Per quanto riguarda i motori AC, ossia a corrente alternata, ricordiamo ancora una volta che non subiscono surriscaldamento. Almeno non dopo pochi minuti di utilizzo. Questo particolare, molto importante, permette di lavorare degli alimenti duri anche senza consumare troppa energia. Questo significa che, nonostante un costo iniziale più alto del prodotto sul mercato, il risparmio può essere guadagnato nuovamente nell’utilizzo quotidiano e nelle maggiori possibilità offerte dal macchinario.
A questo punto, esaurito il discorso sul rapporto tra motore e potenza, è arrivato il momento di andare a vedere un più nel dettaglio la struttura di un frullatore. Questo è composto essenzialmente dalle lame e dalla caraffa. Le prime hanno il compito si sminuzzare e lavorare gli alimenti inseriti, mentre la seconda costituisce proprio il contenitore. Iniziando a parlare di lame, bisogna chiarire che l’elemento discriminante, almeno in questo caso, è il numero. Infatti, più questo è alto e più può variare la funzionalità del frullatore. Ma andiamo a vedere meglio di cosa stiamo parlando. Fondamentalmente, avere a disposizione più lame significa aumentare di molto la superficie di contatto con gli ingredienti. Considerate, a questo punto, che in molti modelli sono montate quattro lame, ma è possibile trovare modelli anche con sei elementi di questo tipo. Ovviamente si tratta, anche in questo caso, di frullatori che fanno parte di una fascia medio alta, applicati soprattutto a un uso professionale. Un’altra caratteristica a cui bisogna fare attenzione, poi, è anche la loro inclinazione che, deve essere diversa per ogni singolo elemento. Questo permette, infatti, di raggiungere più facilmente il cibo in ogni parte, oltre a lavorare in modo più efficace e veloce.
Per quanto riguarda la caraffa, invece, bisogna analizzare l’ampiezza, quindi la sua capacità di contenere gli alimenti da lavorare, e il materiale con cui è realizzata. In modo particolare questo elemento può portare delle variabili importanti. Iniziamo con il dire che in commercio è possibile rintracciare modelli in plastica e in vetro temperato. Vediamo quali sono i pregi e i difetti di entrambi. Per quanto riguarda le caraffe in plastica, queste hanno il vantaggio di essere particolarmente leggere e, quindi di poter essere sollevate senza alcun problema, facilitando i movimenti di lavoro. Come aspetto negativo, però, bisogna anche ricordare che possono rigarsi facilmente nel caso in cui si debbano lavorare degli alimenti duri. Quindi, nonostante la modernità del materiale, sono decisamente più fragili.
Per quanto riguarda il vetro temperato, invece, le caraffe sono sicuramente più pesanti da maneggiare ma, allo stesso tempo, reggono meglio alle sollecitazioni delle sessioni di lavoro e al passare del tempo senza mostrare alcun segno di usura.
Terminiamo questo articolo considerando anche la possibilità di erogazione, ossia quanto è possibile controllare la velocità cui girano le lame del nostro frullatore. La nostra attenzione, dunque, deve essere concentrata sulla manopola posizionata sul corpo del frullatore. Qui si scoprirà che i modelli più economici hanno a disposizione una sola velocità, mentre quelli più costosi e professionali offrono la possibilità di scegliere vali livelli di potenza. In questo caso potrebbe essere possibile scegliere addirittura tra dieci diversi livelli. Anche in questo caso, è quasi inutile dirlo, la scelta dipende molto dalle esigenze professionali. Questo significa che, se si deve lavorare esclusivamente su degli alimenti molto morbidi o su delle zuppe, è assolutamente inutile scegliere dei modelli troppo sofisticati, almeno per quanto riguarda questo singolo elemento.
Da valutare sono poi le funzionalità aggiuntive del dispositivo.
I modelli di fascia alta possono infatti includere la funzionalità tritaghiaccio, che permette di ridurre il ghiaccio inserito in piccoli pezzi, il programma frullati, che attiva il frullatore alla velocità necessaria per preparare un frullato, e il programma pulizia, che permette di effettuare un lavaggio delle lame e della caraffa.
Prezzi Frullatori
I prezzi dei frullatori variano in base alla potenza e al tipo di materiali utilizzati.
I modelli di fascia bassa, com una potenza inferiore a 500 W, quattro lame, caraffa in plastica e una velocità, possono essere trovati anche a prezzi inferiori a 40 euro.
Per i modelli di fascia altra, con una potenza superiore a 1200 W, sei lame, caraffa in vetro e velocità regolabile, il prezzo può superare 100 euro.
Seguendo le indicazioni presenti in questa guida è possibile scegliere il migliore frullatore in modo semplice e veloce.
Frullatori più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-10 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API