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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere la migliore impastatrice planetaria per le proprie esigenze.
La televisione ci bombarda di programmi di cucina, mai come in questo momento sembra possibile, se non facilissimo, realizzare un suffè senza bruciarlo o farlo miseramente sgonfiare.
Se sentite un irrefrenabile impulso a preparare una cena composta di dieci portate e un paio di dolci, siete pronti per possedere un’impastatrice planetaria. Anzi, per essere più precisi, non siete pronti ma avete soprattutto bisogno di uno di questi avveniristici elettrodomestici.
Nonostante la mania da cucina, che ha trasformato alcuni elettrodomestici in oggetti particolarmente di moda, quasi come un compendio d’arredo, bisogna ammettere che le impastatrici moderne con planetaria hanno una loro effettiva utilità. Oltre a essere molto belle da mostrare con le rifiniture cromate e le tinte accese che, in alcuni casi riportano a un gusto e design anni cinquanta e sessanta.
Cosa Sono le Impastatrici Planetarie
Detto questo, vediamo quali sono i vantaggi nel possedere un’impastatrice planetaria. Sicuramente, visto che il macchinario riesce a unire anche le materie più diverse, si può ottenere un impasto liscio e senza grumi. Inoltre, eliminando la fatica umana, si dimezzano i tempi di realizzazione di un piatto e, elemento non secondario, si sporcano meno utensili mantenendo più in ordine la vostra cucina. Onestamente, bastano questi tre elementi a favore per prendere le chiavi della macchina e correre al negozio di elettrodomestici più vicino per comprarne una.
Prima di cedere all’impulso, però, fermatevi un attimo e leggete questo articolo per capire cosa si deve chiedere a un’impastatrice planetaria. In queste modo riuscirete, almeno si spera, a portare a termine l’acquisto migliore. Un particolare certo non secondario visto che, a seconda di quelle che sono le vostre ambizioni culinarie, l’acquisto di un’impastatrice di nuova generazione può richiedere anche un certo investimento economico.
Ma andiamo nel dettaglio per capire meglio di cosa stiamo parlando. I vecchi modelli, quelli che risalgono più o meno a quasi cento anni fa, erano molto semplici e avevano delle funzionalità limitate. Quelle di ultima generazione, invece, hanno delle caratteristiche tecniche avanzate e, in questo modo, ci pongono difronte al problema della scelta, cioè, quale impastatrice fa al caso nostro.
Come Scegliere un’Impastatrice Planetaria
Un aspetto da analizzare attentamente è la variazione delle velocità del motore. Questo è molto importante perché non tutti i cibi hanno bisogno di essere miscelati alla stessa velocità. Quindi un modello, per essere considerato valido, dovrebbe avere almeno dieci diverse variazioni di velocità, altrimenti rischia di diventare un acquisto inutile. Inoltre un movimento troppo rapido potrebbe portare il prodotto a schizzare fuori dal contenitore e sporcare ovunque. Tra le variazioni di velocità, poi, una funzione la cui presenza è fondamentale è quella di riposo. Questo perché ci sono alcuni prodotti che hanno bisogno di fasi di stop durante la loro miscelazione, ma può anche capitare che sia il cuoco a doversi fermare un attimo per fare altri lavori. Inoltre si potrebbe presentare l’eventualità più che possibile di bloccare il macchinario momentaneamente, magari semplicemente per aggiungere un nuovo ingrediente, senza però dovere spegnere l’impastatrice. Ecco, dunque, spiegata la necessità di avere la funzione si riposo.
Tenete presente che nelle impastatrici i watt non indicano il consumo energetico ma la potenza del prodotto. Ci sono dei casi in cui questi due elementi possono coincidere ma, in modo speciale nel caso dei modelli più evoluti, la potenza è solitamente maggiore del consumo. Questo dato può essere conosciuto semplicemente leggendo la scheda tecnica del prodotto. Anche in questo caso, però, si deve tener conto di alcuni elementi per non pentirsi dell’acquisto quando è troppo tardi. Per evitare l’inconveniente tenete presente che il valore dei watt dell’impastatrice deve essere almeno 325W. Con questo valore si garantisce un’efficacia sia con alimenti facili da impastare ma, soprattutto, anche con quelli più viscosi o per evitare di danneggiare il motore a causa del troppo sforzo. La potenza di questa categoria di prodotti oscilla tra i 300W, nei modelli più semplici, fino ai 1600W nel caso di quelle professionali. Alcune tipologie, però, hanno incorporata funzionalità che le blocca in caso di riscaldamento eccessivo.
Una delle caratteristiche principali di queste impastatrici di ultima generazione è la presenza di una planetaria. Per questo motivo si deve tenere presenta sempre la capienza, ossia la capacità massima, indicata in litri, del contenitore dell’impastatrice. Se lo spazio a disposizione nella cucina è molto, edil suo uso è destinato alle esigenze di una famiglia numerosa, la scelta migliore è quella di un prodotto con una capienza maggiore. Se, al contrario, le quantità di cibo da miscelare sono minime è bene scegliere un macchinario più piccolo. Infatti questo tipo di elettrodomestico non lavora correttamente se il contenitore è troppo vuoto.Per fare l’impasto per il pane, per esempio, è necessario un contenitore di dimensioni abbastanza grandi ma sono sufficienti anche modelli di uso casalingo che di solito hanno una portata tra i 500 grammi fino ai 2 chili. In breve, considerate che una ciotola di 5 litri può contenere circa 4 o 4,5 chili di prodotti. Invece i contenitori di ristoranti e pizzerie, di solito, hanno una capacità di oltre 500 chili.
Oltre che valutare le dimensioni, è importante che il contenitore per il prodotto da miscelare sia di ottima qualità. La maggioranza delle impastatrici sono dotate di una ciotola in acciaio inossidabile, o in altro metallo, presente nella confezione. Questo materiale è perfetto per evitare che gli alimenti si attacchino al bordo. Inoltre rende la pulizia più rapida e non porta il cibo a surriscaldarsi come invece accade quando si utilizzano contenitori in plastica. Le ciotole vengono fissate al corpo dell’impastatrice tramite diversi mezzi. Uno dei più utilizzati è il bloccaggio alla base della contenitore ma, in altri casi, ci sono blocchi che si ottengono tramite ganci o bracci metallici capaci di tenere uniti ciotola e impastatrice. Il loro funzionamento deve essere perfetto per evitare di vedere girare la ciotola una volta accesa l’impastatrice. Molto utile è anche la presenza di manici sul bordo della ciotola per renderne migliore la presa e lo svuotamento. Nelle impastatrici di fascia più alta, poi, il contenitore è costituito da una piccola pentola per permettere in modo più semplice di completare la preparazione del cibo.
Come qualsiasi altro elettrodomestico moderno che si rispetti, anche l’impastare e con planetaria è dotata di accessori in dotazione, o da comprare separatamente. I più comuni sono le fruste e i ganci, usati per gli ingredienti di media consistenza. La frusta K, detta anche a foglia, ha una forma che bene si adatta a raccogliere il cibo che si deposita del bordo della ciotola. Inoltre è molto utile per tutti quegli impasti in cui non si deve permettere all’aria di penetrare. Il suo utilizzo, poi, è necessario per creare l’impasto per la pasta frolla o il plumcake. Altro accessorio è la frusta a filo, formata da fili in acciaio, molto utile per sbattere uova e frullare creme. Segue la frusta a gancio, utilizzata per tutti i prodotti lievitati. Il gancio a uncino, invece, deve essere montato per lavorare prodotti con consistenza più dura, come l’impasto per il pane. Per finire, troviamo il gancio a spirale, che viene utilizzato per impasti di media consistenza. Bisogna dire che esistono ganci di diverse forme, che si differenziano a seconda della curvatura della spirale. Ultimo, tra gli accessori di cui essere dotati è il paraschizzi, da usare in caso di impasti semiliquidi. Non è insolito, però, che nei modelli più economici vengano dati in dotazione solamente le fruste e non i ganci. A questo punto, se volete arricchire il vostro elettrodomestico, dovrete inevitabilmente affrontare una spesa maggiore o ulteriore. Non dimenticate, nel caso dobbiate acquistare altri accessori, che non tutti sono compatibili. Per questo motivo bisogna informarsi attentamente a riguardo per non rischiare di trovarsi con un gancio inutilizzabile.
Coinvolti da questo viaggio negli accessori della perfetta impastatrice non ci siamo ancora rivolti un interrogativo necessario, ossia, quali tipi di impasti possono essere prodotti con una planetaria. La risposta è veramente molti e dalle consistenze più disparate. Infatti i numerosi accessori di cui sono dotate sono utili per amalgamare in modo uniforme prodotti diversi tra loro. Una falsa credenza da sfatare, in tema di planetarie, è legato al consumo elettrico; l’energia che usano varia in proporzione alla loro potenza. Perciò anche un’impastatrice da 1000W non consumerà che 20 centesimi circa all’ora. Non tutti sanno, però, che l’uso della planetaria ha degli svantaggi, legati all’ossigenazione dell’impasto in fase di lavorazione, e al suo surriscaldamento.
Un’altra domanda a cui dovere dare una risposta prima di effettuare una scelta riguarda le differenze che intercorrono tra l’impastatrice a spirale e quella planetaria. La scelta dipende soprattutto da quelle che sono le personali aspettative di utilizzo, ma, se vogliamo fare un’analisi oggettiva, ognuno dei due prodotti ha dei pregi e dei difetti. Entrambe sono legate a alcuni aspetti negativi che riguardano la resa sugli impasti, come, per esempio, il loro surriscaldamento. La differenza, invece, che porta a preferire un prodotto all’altro, è legata soprattutto alla destinazione d’uso. Infatti è importante sapere se questo macchinario sarà utilizzato in ambito casalingo o industriale. Per quanto riguarda l’uso legato alla casa e alla famiglia, la planetaria è senza dubbio il macchinario più adatto. Nel caso, invece, il vostro acquisto è volto ad una attività lavorativa, bisogna fare un’altra diversificazione. Infatti pizzerie, pastifici o pasticcerie farebbero meglio a orientarsi su impastatrici a spirale. Queste offrono caratteristiche più adatte alle loro esigenze. Nel caso di ristoranti, laboratori artigianali, personal chef o cake design, invece, sono preferibili le planetarie, visto che la necessità di creare grandi quantità di impasti sarà minore.
Impastatrici Planetarie più Vendute
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-19 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API