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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore barometro digitale per le proprie esigenze.
Il barometro è uno strumento abbastanza specifico, utile nel campo della meteorologia per determinare dati fondamentali per le previsioni del tempo. Essendo un prodotto così mirato, non è largamente diffuso nel mercato di massa, tuttavia con questa guida vorrei chiarire com’è nato questo prezioso strumento, analizzando i vari modelli in commercio.
Come Funziona il Barometro
Forse qualche volta ne abbiamo sentito parlare, ma in pochi sanno cosa sia e, precisamente, cosa misuri. Tante volte durante le previsioni del tempo sentiamo parlare di pressione atmosferica, ma i meteorologici non chiariscono mai di che cosa si tratti nello specifico, limitandosi a darci dei numeri e delle coordinate per noi inutili. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza. Il barometro è quel particolare strumento attraverso il quale siamo in grado di dare un peso all’aria: funziona sommariamente come una bilancia: è dotato di una colonna di mercurio, il cui peso viene contrastato dalla pressione dell’aria esercitata su tale colonna.
Quando la colonna raggiunge quell’altezza che fa si che venga perfettamente controbilanciata la pressione atmosferica, allora la discesa del liquido nella colonna cessa. Di conseguenza, questo strumento è utile per darci una corretta misura della pressione atmosferica: indicata in millimetri di mercurio (mm HG), tuttavia la sua unità di misura valida nel sistema metrico internazionale dovrebbe essere il Pascal. E’ un apparecchio molto preciso e scrupoloso, poco trasportabile in quanto ingombrante, e potenzialmente pericoloso, in quanto contiene mercurio, metallo tossico e altamente inquinante.
Tuttavia attualmente ritroviamo in commercio tanti tipi e modelli di barometro, alcuni di dimensioni più ridotte e facilmente mobili: il barometro aneroide tascabile (più economico, pratico, ma meno accurato rispetto alla versione in mercurio), il barometro elettronico (il cui fulcro è un microprocessore inserito all’interno), o ancora il barometro a bastone, a cisterna, a sifone, da marina, stereometrico, doppio, di De Luc, a quadrante.
Storia Barometro
Il barometro è uno strumento poco conosciuto, in quanto estremamente tecnico: i più non l’hanno nemmeno mai sentito nominare, alcuni hanno letto qualcosa sui libri delle scuole medie, altri ne hanno sentito parlare sommariamente. Sono pochi, dunque, coloro che utilizzandolo ogni giorno per le misurazioni, hanno ben chiaro cosa sia questo apparecchio e come vada utilizzato. Ma cerchiamo di ricostruire la sua storia, che è altrettanto sconosciuta ma molto antica (risale al diciassettesimo secolo) ed interessante.
Per tracciare le coordinare storiche del barometro, è necessario tornare indietro nel tempo, fino al lontano 1600, più precisamente al 1643, anno in cui Evangelista Torricelli costruì il primo prototipo. Il rudimentale barometro era formato da un tubo a fondo cieco riempito di mercurio, lungo all’incirca 80 centimetri, e aperto sul lato basso in un bacile che conteneva ulteriore mercurio;
Fu proprio Torricelli a scoprire, in quell’anno, che l’altezza della colonna di mercurio era variabile in base ad una determinata temperatura, in condizioni di altitudine stabile. In seguito a questa osservazione, fu possibile dare vita al primo barometro in mercurio. Nel corso del settecento e dell’ottocento, il barometro subì alcune modifiche che ne rivoluzionarono le caratteristiche: fu possibile rendere più semplice l’operazione di misurazione, la sensibilità, la lettura e soprattutto il trasporto, che fino ad allora era stato un grosso problema. Nel 1850 vennero diffusi invece i barometri aneroidi (quelli con la tipica forma ad orologio, tondi), facilissimi da portar dietro e resistenti. Oggi abbiamo in commercio i barometri portatili, piccoli, maneggevoli e dall’estetica sempre più curata. Quello di Torricelli ormai è un prezioso reperto da museo!
Il barometro di De Luc
Come ho precedentemente detto, esistono tantissime varianti di questo strumento, perfezionatosi nel corso del tempo. Uno dei modelli che segue a ruota il prototipo, modificandosi solo in alcune caratteristiche tecniche e di dimensioni, è quello che analizzerò ora, il barometro di De Luc. Infatti all’incirca cento anni più tardi dalla scoperta di Torricelli, nel 1760 Jean- Andrè De Luc ne presentò un modello differente, che da allora venne chiamato barometro di De Luc, in onore del suo inventore.
Questo tipo di barometro portatile è contenuto in una custodia di legno con la parte anteriore apribile. Il funzionamento è semplice: il mercurio viene trasportato nel braccio più lungo del tubo barometrico dove viene conservato attraverso un adeguato rubinetto. Il tubo più piccolo è provvisto di un coperchio d’avorio. Le scale barometriche, raffigurate su carta, sono in pollici parigini, mentre la verticalità viene controllata attraverso un filo a piombo di cui è dotato il barometro.
Nel contenitore sono racchiusi anche due misuratori di temperatura a mercurio, con scale termometriche di Daniel Gabriel Fahrenheit e di René-Antoine Ferchault de Réaumur, impiegati per specificare le variazioni barometriche causati dai cambiamenti di temperatura. Uno dei due misuratori di temperatura, quello che riporta la misurazione dell’ambiente, può essere levato dalla scatola. I materiali che vengono impiegati per questo tipo di strumento sono l’avorio, il legno e il vetro. Questo barometro ha delle dimensioni che rendono semplice la sua trasportabilità: una larghezza di 110 mm e un’altezza di 1025 mm.
Il barometro a colonna, portatile e a cisterna
La storia del barometro è molto antica: di conseguenza ci sono tantissimi modelli che vengono conservati nei musei e ricordati per la loro importanza e per il contributo che hanno dato alla crescita e al perfezionamento di questo apparecchio. Alcuni di questi sono stati il barometro a colonna, di Fortìn, a sifone, registratore, portatile e a cisterna. Qui ne analizzerò solo alcuni tra i più conosciuti. Il barometro a colonna è una variante risalente agli inizi del diciottesimo secolo, costruito a Londra da Daniel Quare: i materiali di cui è composto sono ottone, legno e avorio, e ha un’altezza di 1026 mm.
Diversamente dagli altri barometri, questa versione risulta essere molto più elegante e raffinata nella struttura e nelle forme: infatti questo barometro a cisterna è inserito all’interno di una colonna d’ebano, sistemata su un treppiedi. La scala barometrica è metallica e gli indicatori di tendenza scorrevoli. Invece il barometro portatile è dotato di scala millimetrata con un indicatore da allineare al livello del mercurio. Questa variante, risalente alla prima metà del diciannovesimo secolo, ha un’altezza 941 mm, una larghezza di 44 mm e i materiali di cui è costituita sono legno, vetro e ottone. Viene installato anche un termometro a mercurio con scala centigrada; adatto per misurazioni di pressione molto basse, in quanto la scala si protrae facilmente verso il basso.
Il barometro a cisterna, infine, risale alla metà del diciannovesimo secolo ed è costruito da ottone: alto 1055 mm., è formato da un tubo aperto per la lettura dell’indicatore di pressione, costituito da una cisterna in cui è possibile regolare il livello del mercurio.
Il barometro aneroide
Il barometro aneroide è, prima di tutto, metallico, e non ha mercurio: viene il più delle volte affisso su una parete, per misurare la pressione atomosferica. A prima vista sembrerebbe un orologio, una sveglia un po’ datata: in realtà il quadrante non riporta dei numeri, ma le condizioni meteorologiche (pioggia, variabile, bel tempo, molto secco, tempesta).
All’estremità del tubo portante vi è invece una leva che muove un sistema di ruote dentate, che a seconda degli spostamenti fanno muovere l’indice che poi indica la pressione; quando la pressione aumenta, il tubo si stringe, si schiaccia, facendo si che la lancetta si sposti. I primi barometri di questo tipo vennero realizzati da Lucine Vidie, e funzionavano in modo molto efficace.
A fine ottocento anche un italiano, Giustino Paggi, ne mise appunto uno similissimo ai classici orologi da taschino (quelli che vediamo nei film dell’ottocento). In ottone e vetro, aveva un diametro di 47 mm. Il barometro olosterico, invece, è sempre un barometro aneroide che ha come organo sensibile una scatola che controlla l’indice scorrevole presente sul quadrante. Questo tipo di strumenti, attualmente, vengono utilizzati nelle stazioni meteorologiche, ma non è diffuso l’uso domestico.
Il barometro digitale
Una delle ultime versioni di barometro (conseguente all’avanzamento della tecnologia) comincia a diffondersi in molte case, nei comodini e nelle camerette al posto della classica (ma anche fastidiosissima) sveglia! E’ il barometro digitale, ultima versione del tanto prezioso strumento utile per stabilire le previsioni del tempo, e le condizioni meteorologiche della giornata.
Ma come funziona questo apparecchio? In realtà non è solo un barometro, ma molto di più: è un orologio, una sveglia, un calendario, un termometro…polifunzionale quindi. Sarà possibile sapere ad ogni ora che temperatura c’è, sia all’interno che all’esterno, grazie ad un particolare sensore che capta anche l’umidità (da -20° +60°).
In più, nel display ritroviamo la rappresentazione grafica delle condizioni meteorologiche del giorno: nuvoloso, sereno, piovoso, nevoso, a ognuno di questi stati è associata la relativa immagine che può essere anche proiettata all’esterno in modo orientabile. In pratica, è come avere un canale meteo attivo per voi 24 ore su 24. Vi sveglierete e, la prima cosa che vedrete senza scomodarvi e aprire le persiane, saranno le condizioni meteorologiche della giornata; il prezzo? non è un problema irrisolvibile. Con circa 60-70 euro potrete portarvi a casa questo preziosissimo strumento. Oppure questa potrebbe essere anche una valida alternativa come idea regalo per un amico o per il vostro appartamento.
Barometri Digitali più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei barometri digitali più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-19 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API