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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore tirapasta elettrico per le proprie esigenze.
Cresce il piacere di fare la pasta in casa, per riscoprire dei sapori dimenticati e per essere certi che gli ingredienti siano naturali e genuini. Per quanto le ricette siano abbastanza semplici, tramandate per generazioni tutte uguali, e rigorosamente eseguite a mano, alcuni passaggi possono essere velocizzati, con l’aiuto degli strumenti adatti, senza che la genuinità del prodotto ne debba risentire. Per appiattire la pasta, per esempio, per tradizione si usa un mattarello. Si getta un pugno di farina sul tavolo di marmo, e ci si poggia sopra il panetto, cominciando ad ammaccarlo con le dita. Appena ovalizzato lo si finisce di spianare col mattarello di legno, e poi si taglia la sfoglia ad arte. Ma, invece di usare un mattarello, puoi spianare il panetto con uno strumento apposito che si chiama tirapasta. Ne puoi trovare di vari tipi, sia manuali che a motore, e, soprattutto se la pasta da tirare è abbastanza consistente, quello motorizzato elettricamente è decisamente più comodo.
Come Scegliere un Tirapasta Elettrico
Vediamo come scegliere un tirapasta elettrico.
Ultimo aggiornamento 2024-11-04 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
In pratica qualsiasi tirapasta ha il compito di appiattire il panetto, che serve a fare la pasta artigianale. Però i negozi che forniscono la propria clientela di pasta fresca, anche su ordinazione, di vari tipi e formati, si avvalgono di macchinari professionali. Sono attrezzature più potenti, più accessoriate, e, soprattutto, in grado di produrre grandi quantità di sfoglia di pasta fresca, in tempi decisamente più ridotti.
Sono macchine dotate di un grande imbuto rettangolare, dove viene messa direttamente la pasta che esce dall’impastatrice professionale, e che in alcuni casi sono anche capaci non solo di appiattire la pasta ma anche di tagliarla. Macchine grandi e pesanti, che montano motori molto potenti, da collegare ad un impianto a 400 Volt, del tipo trifase, e che hanno costi che superano il migliaio di euro.
Per il tirapasta domestico invece sia il costo che le dimensioni sono decisamente più contenute.
Nel tirapasta domestico il panetto va messo a mano, avvicinandolo lentamente ai rulli, spesso agevolandone il passaggio, tirandolo delicatamente dal basso. Le quantità di impasto che può livellare sono limitate al quantitativo che può servire per un pranzo familiare, e, anche se è molto più veloce del mattarello, un po’ di tempo, per tirare la pasta, lo impiega.
Però, anche se quello che hai deciso di prendere è un tirapasta elettrico amatoriale, in commercio puoi trovarne di tanti tipi e formati, più o meno accessoriati, più o meno potenti, e con prezzi e caratteristiche diverse.
Vediamo come è fatto.
La struttura di una macchina tirapasta elettrica è realizzata con una carcassa esterna che, per garantire al tirapasta efficienza e durata, deve essere molto solida. Anzi, visto che il tirapasta elettrico è soggetto a delle sollecitazioni continue, è preferibile che la sua struttura venga rinforzata nei punti dove viene esercitato lo sforzo maggiore. Del resto tocca proprio alla struttura sostenere e proteggere gli organi motore, trasmissione e lavorazione, oltre ai vari dispositivi di comando. La sua parte anteriore deve reggere e contenere le coppie di rulli, una o due che siano, mentre dietro generalmente è previsto lo sportello di ispezione e manutenzione. Ovviamente questo sportello non va mai aperto quando la macchina è in funzione.
I rulli del tirapasta elettrico rappresentano la sua parte fondamentale, perché sono loro ad appiattire l’impasto. Ovviamente in un tirapasta elettrico sono motorizzati, spingono l’impasto ambedue nello stesso verso, e la distanza tra di loro deve poter essere regolabile. Uno spessore che va modificato agendo principalmente su uno dei due rulli, e cioè quello mobile. I tirapasta più semplici, ed economici, hanno una sola coppia di rulli, quella di sotto. I modelli più sofisticati e performanti invece hanno due coppie di rulli, una sopra, ed una sotto, ambedue motorizzate e la cui distanza è regolabile con una leva millimetrica.
Ognuna delle coppie di rulli del tirapasta elettrico ha un sistema di imbocco che serve a inserire l’impasto. L’inserimento del panetto avviene manualmente, sia nei rulli di sopra che in quelli di sotto, agevolandolo man mano che la sfoglia fuoriesce. Quando è presente una doppia coppia di rulli, il sistema di imbocco della seconda è dotata anche di un rullo libero, per reggere meglio la sfoglia già spianata. Questo sistema a doppia coppia fa in modo che la pasta venga spianata due volte. Si tratta, in pratica, di una soluzione che consente di migliorare la qualità dell’impasto, e regolare meglio l’uniformità del suo spessore.
Nei tirapasta elettrici di tipo domestico il motore è unico, e la sua potenza dipende dalla qualità della macchina e dal numero di rulli che deve gestire. La trasmissione del movimento ai rulli avviene tramite delle leve o dei pulsanti di innesto, e una serie di cinghie e pulegge che devono essere toccate solo da un manutentore autorizzato. Quasi sempre si tratta di meccanismi costruiti in gomma e in plastica resistente, ma che è sempre meglio trattare con cura per evitare che si rompano.
Per usare correttamente il tirapasta elettrico devi prima realizzare l’impasto, nella quantità che ti occorre per l’occasione. Poi dovrai creare dei piccoli panetti, possibilmente tutti dello stesso peso, più corti della lunghezza dei rulli. A questo punto devi regolare lo spessore tra i rulli della prima coppia, accendere il motore, avviare il movimento dei rulli e appoggiare leggermente il panetto. Appena comincia a passare tra i rulli devi agevolare l’uscita del disco, tirandolo da sotto, fino a quando non è schiacciato del tutto. Se c’è una seconda coppia devi ripetere l’operazione, facendovi passare la sfoglia già appiattita.
A questo punto non resta che vedere come dev’essere un buon tirapasta elettrico, rispetto alle caratteristiche fondamentali di robustezza, praticità e pulizia.
I tirapasta elettrici migliori hanno una struttura in acciaio, con alcune parti in alluminio, ed è certamente preferibile scegliere un modello realizzato in metallo che prenderne uno in plastica. Per quello che riguarda i rulli anche questi generalmente vengono realizzati in acciaio. In alcuni modelli però è possibile sostituirli con dei rulli in legno, molto richiesti per dare alla sfoglia la ruvidità classica della lavorazione artigianale e casalinga.
Nei modelli più economici, in alternativa allo sportello posteriore di ispezione, in caso di piccole riparazioni e manutenzione agli organi meccanici, potresti trovarti a dover smontare la scocca togliendo materialmente le viti. Un’operazione che renderebbe il tuo tirapasta decisamente poco pratico. Anche la facilità, con la quale è possibile smontare e sostituire i rulli in inox con quelli in legno, fa parte della praticità di un tirapasta elettrico.
A parte la scocca, da spolverare preferibilmente con un panno in microfibra, appena inumidito, quelli che devi tenere puliti sono soprattutto i rulli, sia la parte lunga, che va a contatto con l’impasto, che gli angoli laterali e i bordi. Devi poter pulire facilmente i rulli con un pennello dalle setole morbide, evitando di usare sia l’acqua che le spugne abrasive, e rimuovere i resti dell’impasto dagli angoli con degli stuzzicadenti o degli spiedini in legno. Un segreto per una pulizia veloce ed efficace dei rulli è quello di farci passare prima un pezzo di impasto da buttare, in modo che raccolga le briciole delle lavorazioni precedenti. Ma se gli angoli e i bordi non sono facilmente raggiungibili, anche se il tirapasta ti costa meno, devi mettere in conto che ogni operazione di pulizia accurata ti costerà tempo e fatica.
Tirapasta Elettrici più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei tirapasta elettrici più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-15 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API