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Una macchina plastificatrice ci permette in sostanza di potere rivestire con due film plastici trasparenti uno o più fogli di carta o cartoncino di varie dimensioni e grammature. La plastificatura in sostanza ci permette di impermeabilizzare i nostri documenti, di renderli lucidi, più piacevoli, rigidi e di farli divenire più durevoli nel tempo.
Con la plastificatrice è possibile realizzare anche piccoli tesserini, plastificando dei cartoncini stampati, magari grandi quanto un biglietto da visita possiamo realizzare tessere di accesso per esempio a un club esclusivo, una piscina o una palestra. In alcuni paesi, in Italia meno, è pratica plastificare i bigliettini da visita al fine di renderli più nobili e più resistenti dato che spesso finiscono nei portafogli, in mezzo ai documenti o nella borsa ventiquattro ore.
Un altro esempio di utilizzo può essere quello di plastificare attestati o titoli di studio in modo da renderli più piacevoli e protetti, molte società di formazione utilizzano la plastificatrice per realizzare gli attestati rilasciati ai propri studenti. In ambito domestico la plastificatrice, anche detta laminatrice, può essere utilizzata per realizzare delle fantastiche tovagliette all’americana per pranzare o fare colazione, magari utilizzando dei propri disegni o delle proprie foto. Se la propria passione è raccogliere e catalogare le foglie in ogni stagione la plastificatrice è un oggetto di grande utilità in quanto permette di poter archiviare le nostre foglie in modo che il tempo non le deteriori e si conservino per sempre intatte.
Utilizzare una plastificatrice è di fatto molto semplice e intuitivo. Basta semplicemente infilare i documenti che vogliamo plastificare in prossimità di un bocca appositamente creata, una volta azionata la macchina, il foglio verrà prelevato e restituito dall’altra parte della macchina perfettamente plastificato e privo di bolle d’aria, pronto per essere utilizzato.
Plastificatrice a freddo e plastificatrice a caldo
Nell’ambito delle plastificatrici, dette anche laminatrici, esistono sostanzialmente due famiglie di prodotti che adottano due tecnologie differenti una detta a freddo e una caldo. A grandi linee è facile comprendere in cosa differiscano queste due tecniche, in sostanza la plastificatrice a freddo utilizza del film plastico avente una faccia adesiva e l’altra no; facendo scorrere il foglio da plastificare tra i due film adesivi e attraverso due rulli o quattro rulli opportunamente regolati si ottiene il foglio plastificato derivante dall’appiccicatura dei due fogli adesivi sulle due facce del foglio di carta o cartoncino da plastificare. Il risultato solitamente è ottimo e raramente si presentano delle bolle d’aria imprigionate tra il foglio e la plastificatura, questo grazie alla particolare tecnica di plastificazione.
La plastificatrice a caldo invece usa un procedimento simile solo che al posto della bobina di film adesivo si ha una bobina di film plastico oppure delle buste pouches dentro le quali si va a inserire il materiale che si ha la necessità di plastificare; fatto questo si procede a far passare la busta all’interno della macchina plastificatrice e dei suoi rulli che questa volta la portano in una zona calda opportunamente regolata sulla temperatura più adatta al materiale plastico che si sta adottando. Fatta questa procedura otterremo il nostro foglio plastificato come desiderato.
Nell’ambito tecnico la plastificatura a freddo viene utilizzata per i grandi formati e la cartellonistica mentre quella a caldo per i piccoli formati. Le tecniche sono entrambe valide per le esigenze comuni, solo in alcune particolari situazioni può essere preferita una tecnica a un’altra, per esempio nel caso in cui ciò che stiamo plastificando può essere danneggiato in qualche modo dalla plastificazione a caldo si preferisce usare la plastificatrice a freddo. Una raccomandazione d’uso è quella di assicurarsi che i fogli che andiamo a plastificare sia con la plastificatrice a caldo che con quella a freddo siano perfettamente puliti e privi di polvere o altre particelle in quanto queste una volta avvenuta la plastificazione sarebbero visibili e potrebbero creare dei rilievi sulla superficie plastificata.
Plastificatrici con busta pouche e plastificatrici con film a bobina
Per scegliere qualche plastificatrice acquistare dobbiamo innanzitutto partire dalla considerazione se dovrà essere a freddo o a caldo. Dal punto di vista tecnico e qualitativo come abbiamo già detto in sostanza non vi sono grandissime differenze, con entrambe le tecniche si possono ottenere risultati eccellenti di qualità superiore tanto più è professionale la plastificatrice che avremo acquistato. L’unica considerazione importante che si può fare a favore di una delle due tecniche di plastificazione è quella che conferisce alla plastificazione a freddo maggiore flessibilità d’impiego, essendo infatti operata tramite film a bobina, quindi in continuo, possiamo sostanzialmente plastificare stampe aventi una larghezza massima determinata dalla larghezza della bobina e un lunghezza di molto variabile in quanto in linea teorica potremmo plastificare per tutta la lunghezza della bobina che solitamente è tra i cinquanta e i cento metri. Chiaramente sarà improbabile di ritrovarsi ad avere un’esigenza simile, risulta però chiaro che, se ci si trova spesso a dover plastificare formati non standard di stampe, il ricorso alla bobina e quindi alla plastificatrice a freddo è vincente rispetto a quella della busta pouches utilizzata nella plastificatrice a caldo.
Con questa seconda tecnica infatti si deve ricorrere all’acquisto di apposite buste pouches aventi dimensioni uniformate, solitamente legate agli standard dei formati della carta tipicamente A5, A4 e A3. Come sempre nell’operare una scelta ciò che conta maggiormente è conoscere le proprie esigenze. Se quindi si avrà la necessità di plastificare unicamente fogli standard A4 o A3 o comunque aventi dimensioni inferiori e rientrati in questi formati, il ricorso alla busta pouches e quindi alla plastificatrice a caldo è certamente la soluzione più comoda e pratica; se invece si ha la necessità di poter plastificare anche formati extra, magari fotografie panoramiche o disegni tecnici o artistici, allora la flessibilità di formato del film a bobina e quindi della plastificatrice a freddo sarà ciò di cui abbiamo bisogno. Sostanzialmente altri motivi oggettivi per far propendere la scelta d’acquisto verso una o l’altra tecnologia non ve ne sono.
Dove comprare le plastificatrici
La selezione del negozio dove è messa in vendita la nostra nuova plastificatrice non è grande, difatti è reperibile esclusivamente nei negozi di articoli per ufficio e nelle cartolerie specializzate. In questi negozi è messo a disposizione anche il servizio di plastificatura, quindi il personale saprà darci tutte le indicazioni migliori e data l’esperienza quotidiana nel loro utilizzo sapranno metterci in condizione di acquistare la laminatrice avente le caratteristiche migliori atte a soddisfare le nostre necessità. Molte offerte sono disponibili nei cataloghi online e cartacei, spesso recapitati direttamente in ufficio di grosse società distributrici di prodotti per ufficio e cartotecnica. Navigare su internet a caccia della promozione più conveniente è una valida alternativa all’acquisto presso i negozi specializzati. In rete è possibile di fatto visionare decine di macchine plastificatrici diverse, corredate di scheda tecnica dettagliata in cui sono indicate le caratteristiche, le modalità d’uso e le specifiche del prodotto plastificato che è possibile ottenere, nonché utili esempi applicativi che ci permettono di comprendere in modo semplice e intuitivo la versatilità anche delle plastificatrici più professionali.
Sia su internet che presso i negozi specializzati potremo acquistare il materiale di consumo per effettuare le nostre plastificature, quindi film a bobina dei diversi spessori e buste a pouches dei diversi formati. La differenza di spessore nell’ambito delle bobine determina la rigidità del nostro documento plastificato, più è alto lo spessore e maggiore sarà il grado di rigidità che otterremo. La misura dello spessore dei film plastici è indicata con l’unità dei micron, c’è da sapere, per potersi orientare, che mille micron sono un millimetro. Le busta pouches solitamente sono in misure standard, chiaramente con queste è possibile plastificare anche foglio o cartoncini di dimensioni più piccole operando il taglio e la rifilatura prima o dopo la plastificatura indifferentemente. I pezzi di ricambio e la manutenzione delle plastificatrici vengono solitamente fornite direttamente dai costruttori di questi apparecchi, in alternativa possiamo rivolgerci al punto vendita dove abbiamo acquistato e essi provvederanno a fare quanto necessario per la rimessa in funzione della nostra plastificatrice.
Prezzi plastificatrici
I prezzi d’acquisto di una plastificatrice dipendono principalmente dal livello di professionalità della macchina che si misura principalmente in qualità di plastificazione, velocità d’esecuzione e dimensione dei formati plastificabili che nel caso delle plastificatrici a freddo è riferita alla larghezza massima del rotolo adottabile e della lunghezza massima del film caricabile mentre per le plastificatrici a caldo si riferisce alla dimensione delle buste pouches utilizzabili. A parità di fascia di prezzo possiamo trovare macchine per la plastificazione a freddo o a caldo indifferentemente, le due tecnologie viaggiano mediamente sugli stessi prezzi, la scelta quindi di una tipologia rispetto all’altra non è basabile su criteri puramente economici.
Per una versione base di una plastificatrice, magari per un uso domestico o sporadico senza grandi esigenze quindi, possiamo spendere una cifra tra i venti e i quaranta euro in questo modo saremo in grado di plastificare formati dall’A4 in giù senza alcun problema. Se l’uso che dobbiamo fare della macchina plastificatrice non è un uso professionale ma comunque dovremo utilizzarla spesso e abbiamo la necessità di ottenere una plastificazione semi professionale dovremo mettere in preventivo una cifra tra i quaranta e i cento euro; in questo modo avremo un prodotto in grado di sopportare ritmi di utilizzo maggiori senza perdita di qualità nell’esecuzione della plastificatura.
Se abbiamo la necessità di plastificare in modo più professionale, magari formati superiori all’A4 e non intendiamo operare una scelta a priori tra il sistema a caldo e quello a freddo, dobbiamo necessariamente spendere una cifra oltre le cento euro che potendo permetterselo può arrivare anche a seicento euro. Con un simile budget potremo permetterci l’acquisto di una plastificatrice professionale in grado di effettuare la plastificatura sia a caldo che a freddo, in tempi rapidissimi, in grado di supportare grandi carichi di lavoro e soprattutto in grado di plastificare formati come l’A3.
Il costo del materiale di consumo si aggira, per le buste pouches, intorno ai venticinque centesimi per quelle formato A4 e ai settanta centesimi per quelle in formato A3, entrambe sono solitamente vendute in confezioni da cento pezzi e sono disponibili nella versione lucida e opaca. Per quanto riguarda il costo del film adesivo in bobina per la plastificazione a freddo il costo si aggira solitamente tra i quaranta e gli ottanta euro a seconda della lunghezza della bobina e dello spessore del film, in genere ogni tipologia di macchina plastificatrice richiede una bobina appositamente progettata per essere alloggiata in macchina.
Plastificatrici più Vendute Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista delle plastificatrici più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista risulta essere possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-15 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API