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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli utili su come scegliere il migliore essiccatore per alimenti per le proprie esigenze.
Grazie alle sempre più numerose trasmissioni dedicate alla cucina, siamo venuti a conoscenza di strumenti sofisticati utilizzati, fino a questo momento solamente a livello professionale. Uno di questi, per esempio, è l’abbattitore che oggi è entrato a fare parte anche degli elettrodomestici di uso quotidiano. Un altro di questi strumenti moderni è l’essiccatore di alimenti, a cui dedichiamo questa guida, nel caso si abbia intenzione di acquistare un modello adatto alla propria casa.
Iniziamo con il comprendere la funzione stessa di un essiccatore. Il processo consiste fondamentalmente nel separare i componenti liquidi da quelli solidi. Questo si ottiene attraversa la semplice evaporazione dell’acqua contenuta all’interno dei vari cibi interessati.
A questo punto, però, sorge un interrogativo necessario, quello relativo a cosa serve effettivamente un essiccatore. Il suo utilizzo è finalizzato alla realizzazione della più antica e efficace forma di conservazione.
Come Funziona un Essiccatore
In passato l’essiccazione avveniva mettendo gli alimenti al sole, con conseguente sgocciolamento della frutta, per esempio. In tempi più moderni, poi, è stato utilizzato il forno, soprattutto per quanto riguarda le verdure tanto tornate in voga. Sta di fatto, però, che oggi veramente in pochi, se non nessuno, ha il tempo e la voglia di applicare queste tecniche laboriose che richiedono una particolare pazienza. Ecco, dunque, che entra in gioco l’essiccatore alimentare e le sue funzionalità diventato la soluzione migliore per ottenere gli effetti desiderati.
Vediamo quali sono gli elementi positivi nell’utilizzo di questo elettrodomestico. Prima di tutto la possibilità di conservare gli alimenti in modo naturale senza dovere aggiungere conservanti come zucchero o sostanze chimiche. Inoltre, l’essiccatore permette di fare questo in modo veloce, come abbiamo già chiarito, permettendo anche di risparmiare. Detto questo, dunque, sembra proprio di trovarsi di fronte alla soluzione giusta.
Ovviamente, nel caso di verdure, ciò che è stato essiccato può ritrovare morbidezza e freschezza attraverso l’utilizzo dell’acqua. In questo modo, per esempio, gli alimenti possono essere utilizzati all’interno di un risotto o come accompagnamento. Nel caso della frutta, invece, è possibile aggiungerla a quella fresca trasformandola in uno snack da consumare con lo yogurt pomeridiano o mattutino. Per finire questa analisi sui vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’elettrodomestico, non possiamo dimenticare di sottolineare la capacità di mantenere intatte tutte le proprietà naturali dei cibi e gli aromi.
Stabilito, dunque, che non è più possibile fare a meno di un essiccatore, spendiamo qualche riga per capire per quale motivo l’uso dell’elettrodomestico in questione rappresenta un vantaggio anche per l’economia. Molto semplicemente è possibile realizzare una specie di scorta con uno sguardo sempre attento alla stagionalità del prodotto e alla qualità dell’alimento.
Come Scegliere un Essiccatore
A questo punto, vediamo quali passi compiere e quali elementi considerare per scegliere il modello migliore, sempre nel rispetto delle proprie necessità e, soprattutto, dello spazio a disposizione.
La prima caratteristica da considerare è la rumorosità, visto che l’essiccatore brilla per molte caratteristiche positive ma, sicuramente, non per la produzione di rumori. In sintesi, prima di portare orgogliosamente nella propria cucina uno di questi macchinari, bisogna considerare che il silenzio non è certo il loro forte. Si tratta di un elemento importante da considerare, visto che l’essiccatore dovrà essere acceso anche durante la notte per portare a termine la sua funzione. Ecco spiegato perché bisognerà prestare attenzione a scegliere uno dei modelli più silenziosi.
Altro elemento fondamentale è il consumo energetico, che varia da modello a modello. La potenza va da un minimo di 250 Watt a un massimo di 750 Watt. Ovviamente, scegliendo un prodotto di 250W si ottiene un risparmio energetico ma bisogna tenere presente che i tempi per portare a termine l’essiccazione si allungano notevolmente. In caso contrario, scegliendo la potenza maggiore, si avrà un consumo energetico superiore diminuendo la tempistica.
Prima di questi elementi, però, quando si acquista un essiccatore, si deve tenere conto della sua capienza. Questo elemento, in particolare, deve rispondere alle necessità personali dell’acquirente e dipende da alcune variabili, come l’utilizzo che se ne vuole fare e, soprattutto, la grandezza del nucleo famigliare. Per questo motivo, dunque, esistono dei modelli medio piccoli, composti da tre o cinque cestelli, con la capacità di contenere un massimo di 3.5 kg, e altri considerati grandi. Questi hanno sei o dodici cestelli e possono contenere in tutto fino a 8 kg. Ovviamente, anche in questo caso vale una regola precisa. Questa prevede di non lasciarsi sedurre da un modello eccessivo che, oltre a imporre una spesa inutile, non risponde alle vostre necessità. Per non parlare, poi, dello spazio occupato inutilmente.
Continuando a parlare di spazio, è il caso di considerare anche la forma dei vari essiccatori in commercio. In particolare esistono due tipologie, verticale e orizzontale. Il primo è caratterizzato da un flusso d’aria che parte dal piano inferiore. Questa caratteristica comporta una tempistica più lunga e non permette di essiccare una grande quantità di cibo. Questo perché l’aria, per salire, ha bisogno di incontrare pochi ostacoli. Nel caso dei modelli orizzontali, invece, l’aria si spande in modo orizzontale in tutti gli scomparti. Questo porta a diminuire il tempo necessario per portare a termine ogni ciclo e, allo stesso tempo, i cibi sono essiccati nel migliore dei modi. Il peso di un essiccatore può variare molto, a seconda della dimensione e dei materiali utilizzati per la realizzazione. Sul mercato è possibile trovare essiccatori molto piccoli realizzati in plastica che hanno un peso inferiore a 1,5 kg e altri di livello professionale, realizzati in acciaio inossidabile, che pesano molto di più.
Un altro aspetto da valutare quando si sceglie un essiccatore è il tipo di programmi selezionabili. Un essiccatore economico, per esempio, solitamente non permette di scegliere tra diversi programmi e non è dotato di timer. I dispositivi economici, infatti, sono dotati semplicemente di un tasto di accensione e di una temperatura fissa. Discorso diverso per gli essiccatori professionali e, quindi, più costosi, che offrono la possibilità di regolare la temperatura con il termostato, consentono di selezionare i tempi di lavorazione attraverso il timer e di arrestare il dispositivo grazie al tasto di spegnimento automatico. I modelli più sofisticati di essiccatore sono dotati addirittura di programmi preimpostati per i diversi tipi di prodotti da essiccare.
Il prezzo dell’essiccatore dipende da diversi fattori. Se siete alla ricerca di un modello base, generalmente con 5 cassetti, senza timer, termostato e programmi, sarete felici di sapere che il prezzo è addirittura inferiore ai 50 euro. Discorso diverso se parliamo di essiccatori con maggiori funzioni, come la presenza di un timer e di un termostato regolabile, per esempio. In questo caso, la cifra che potreste spendere si aggira intorno ai 70 o 80 euro. Ancora più costosi, oltre i cento euro, i modelli di fascia alta, di grandi dimensioni, ricchi di programmi per i diversi alimenti e sicuramente dal design particolare e originale, con finiture pregiate in acciaio. Gli essiccatori professionali hanno invece prezzi superiori a 200 euro.
Essiccatori per Alimenti più Venduti
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei modelli più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
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Ultimo aggiornamento 2024-11-12 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API